NUOVO RECORD DELL'ORA PER ERIKA!!!!rec3
Venerdi 15 settembre 2023, nel velodromo svizzero di Grenchen, la nostra atleta Erika Brunetto ha stabilito il nuovo record mondiale dell'ora categoria Donne Master 30-34 anni, battendo la messicana Roxana Islas Garcia di 1,033 chilometri.

L'idea
Da che cosa nasce l'idea di un record dell'ora? Come è stato nel mio caso, nel lontano 1985, credo che l'idea di un record dell'ora nasca prima di tutto da una grande passione, poi dalla determinazione e poi dalla voglia di sfidare gli avversari (in questo caso immaginari) e di scrivere una piccola pagina nel grandissimo libro del ciclismo. Nel caso del Record dell'Ora, pur con tutte le dovute proporzioni, si entra nel magico libro "abitato" da campioni assoluti, quali Merckx, Coppi, Baldini, Ganna, la mitica Jeanine longo tra le donne e tanti altri.
Quando Erika mi propose l'idea, io capii subito che fosse la persona giusta perchè, al di là delle gambe e del cuore, ci vuole davvero una testa ed una determinazione di primo livello. Il Record dell'Ora è una sorte di "puzzle" dove ogni tessera deve essere vissuta, valutata e messa al suo posto, senza sconti, senza trucchi e solo con grande pazienza.
Certo, preparare un'atleta ad un Record dell'Ora credo che faccia piacere a tutti, ma credo che nel mio caso sia stata una emozione del tutto particolare perchè mi sono ritrovato a rivivere tutti i "passaggi" Che ho vissuto prima del mio Record dell'Ora.

Gli allenamenti
Stiliamo il programma e si comincia circa due mesi e mezzo prima, come fu nel mio caso e si segue la stessa strada: primo periodo di aumento della forza, caratterizzato dalle Salite Forza_Resistenza (S.F.R.) secondo periodo di incremento della soglia, caratterizzato dai lavori in soglia e terzo periodo di rifinitura. Nel caso del Record dell'Ora gli allenamenti si devono sempre compensare con la ricerca dei migliori materiali, le prove, i test, la determinazione del rapporto e tante piccole attenzioni che devono essere tutte analizzate e vissute: ecco lo stress, la pressione, la preoccupazione, che sembrano svanire di colpo quando il giudice del velodromo dice: "VIA!"
Devo dire che Erika sia stata davvero esemplare per come si sia sottoposta a tutti i test ed agli allenamernti, incurante del periodo di grande caldo e delle fatiche che io stesso le proponevo; in questi casi il "focus" deve essere solo quella benedetta e maledetta ora in cui devi buttare sulla pista tutto ciò che hai vissuto nei mesi precedenti.

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Il record
Quando sei nel velodromo, fatto il protocollo ed il riscaldamento,  la sensazione è quella di sentirti un po' solo contro il mondo; sai che puoi contare solo e soltanto su te stesso per ottenere ciò che desideri e credo che questo rappresenti una lezione di vita fondamentale per tutti. Il "Via!" è una liberazione perchè da quel momento si deve pensare "solo" a pedalare e qui inizia una avventura eccezionale, unica emolto dura. Il Record dell'Ora rappresenta un tipo di prestazione che non ha analogie: non è la stessa cosa che fare una cronometro di un'ora, non è la stessa cosa di una gara in pista; è una prestazione unica che sta per conto suo nel mondo del ciclismo e solo chi l'ha vissuta può raccontare che cosa sia, fermo restando che ogni record sia unico, quindi diverso da tutti gli altri.
Nel mio caso impostammo una tabella standard, cioè fatta di tempi tutti uguali sul giro e di velocità costante, mentre ora la tendenza è quella di fare delle variazioni stabilite di velocità durante la prova: con Erika abbiamo stabilito una velocità per 20 minuti, poi altri 20' a velocità più alta, 10' ancora un po' più su e 10' finali liberi; queste variazioni sono date dalla scorrevolezza della pista, che ti aiuta nella prima parte e poi ti aiuta solamente se nelle gambe ci sono ancora tanti watt.

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Analogie e differenze
La sfida nella sfida è stata quella di preparare questo record senza il misuratore di potenza. Intendiamoci bene: io uso sempre il misuratore di potenza con i miei atleti di elite e lo ritengo uno strumento molto utile per condurre gli allenamenti in maniera corretta, ma credo anche che, anche se siamo nel 2023, una prestazione facilmente classificabile, cioè condotta a velocità costante in condizioni costanti come il Record dell'Ora potesse essere vinta anche con il solo uso del cardiofrequenzimentro. Così è stato e così abbiamo fatto ed il risultato ci ha dato ragione.
Quanti test e quante prove abbiamo fatto, vero Erika? Test Conconi, prove di durata crescente sul rullo, perchè abbiamo visto che per avere dati credibili dovevamo fare così e non andare su piste poco scorrevoli che davano numeri troppo distanti dalla realtà. Intanto misuravamo, regolavamo, spostavamo...il tutto per mettere in relazione l'aerodinamica con il comfort, perchè stare nella stessa posizione per un'ora ha il suo peso. Alla fine siamo arrivati a determinare tutto quanto ed Erika ha montato un rapporto 58-16 che rappresentava, secondo noi, il miglior compromesso per stare sulle 92-95 rpm, che avevamo valutato essere il range più produttivo.
Oltre allo stesso tipo di allenamento, io credo che con il mio Record dell'Ora, lontano di ben 38 anni, non ci siano analogie: nel mio caso ci trovavamo all'inizio di un allenamento "scientifico" che oggi abbiamo tutti compreso ed utilizzato allo sfinimento. Ovviamente i materiali sono di tutt'altro tipo e la posizione distesa permette di tirare in alto con le mani, fornendo un ulteriore punto d'appoggio che ai miei tempi non avevamo. Solo per la cronaca, perchè non si possono fare paragoni ed ognuno è figlio del suo tempo, Erika mi è rimasta dietro di soli 1.197 metri, quindi è stata davvero molto brava.
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7-9-1985   Km 43,784                            15-9-2023    Km 42,597

COMPLIMENTI ERIKA!!!!!

Come si vede dalla scritta sul pantaloncino di Erika, possiamo dire che
bik  E' IL SITO DEI RECORD!!!!!